Bitcoin con il turbo: quota 100mila è possibile, ma quanto durerà l’effetto Trump?

12 novembre 2024di Chiara Santilli 

La criptovaluta macina record e sfiora i 90mila dollari. Per gli analisti il trading frenzy continuerà, ma non è detto che, una volta alla Casa Bianca, il tycoon mantenga tutte le promesse

Il Bitcoin continua a frantumare record. Tra i cosiddetti Trump Trades, ovvero gli acquisti di beni che potrebbero avere dei benefici durante la presidenza del tycoon, la regina delle criptovalute sembra infatti essere la vera protagonista. Basti pensare che lo scorso 5 novembre, data del voto presidenziale americano, valeva 67.800 dollari, mentre ora, a una settimana di distanza, è arrivata a sfiorare la soglia psicologica dei 90mila dollari. Anche le altre principali valute digitali si stanno muovendo al rialzo, spinte dalla convinzione che la nuova amministrazione repubblicana introdurrà come promesso un quadro normativo più favorevole. Gli investitori stanno quindi cominciando a chiedersi fin dove la creatura di Satoshi Nakamoto possa arrivare. E se quota 100mila sembra ormai alla portata, sul dopo c’è chi raccomanda prudenza.

Per il Bitcoin il 2024 si preannuncia come un anno da ricordare: per ora il rialzo messo a segno da gennaio è del 107,6%. Merito di una serie di fattori, soprattutto del via libera della Sec al primo ETF sulla valuta digitale, del cambio di rotta della Federal Reserve sui tassi e, ora, della vittoria di Donald Trump. Dall’esito del voto, la criptovaluta ha guadagnato il 27%, Dogecoin (la preferita di Elon Musk) si è apprezzata del 150%, Ether e Solana sono salite del 40%. Non solo: venerdì scorso l’iShares Bitcoin Trust di BlackRock ha superato i 33 miliardi di dollari di patrimonio netto, sorpassando a meno di un anno dal lancio l’iShares Gold Trust. Complessivamente, il mercato dei digital asset ha sfondato la soglia dei 2.800 miliardi di dollari.

“La trading frenzy sulle criptovalute è legata alle promesse fatte in campagna elettorale da Trump e dai repubblicani, come il nuovo senatore dell’Ohio Bernie Moreno che ha sconfitto uno dei più grandi critici delle cripto, ovvero l’ex senatore Sherrod Brown”, spiega Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. Il neo presidente ha infatti annunciato pubblicamente di voler trasformare gli Stati Uniti nella capitale del mondo delle cripto. “La comunità delle valute digitali è molto fiduciosa che il duo Trump-Musk possa portare avanti riforme e cambiamenti significativi nel settore”, chiarisce l’esperto. L’attesa è infatti per una regolamentazione più semplice e chiara, per un maggiore supporto finanziario a livello federale alla ricerca per innovare ulteriormente le blockchain, per una riduzione delle tasse sui capital gains sulle transazioni in criptovalute e per l’introduzione di agevolazioni fiscali per gli imprenditori nel comparto delle blockchain. “Una vera e propria rivoluzione digitale made in USA”, osserva Diodovich.