12 novembre 2024di Chiara Santilli
Il Bitcoin continua a frantumare record. Tra i cosiddetti Trump Trades, ovvero gli acquisti di beni che potrebbero avere dei benefici durante la presidenza del tycoon, la regina delle criptovalute sembra infatti essere la vera protagonista. Basti pensare che lo scorso 5 novembre, data del voto presidenziale americano, valeva 67.800 dollari, mentre ora, a una settimana di distanza, è arrivata a sfiorare la soglia psicologica dei 90mila dollari. Anche le altre principali valute digitali si stanno muovendo al rialzo, spinte dalla convinzione che la nuova amministrazione repubblicana introdurrà come promesso un quadro normativo più favorevole. Gli investitori stanno quindi cominciando a chiedersi fin dove la creatura di Satoshi Nakamoto possa arrivare. E se quota 100mila sembra ormai alla portata, sul dopo c’è chi raccomanda prudenza.
“La trading frenzy sulle criptovalute è legata alle promesse fatte in campagna elettorale da Trump e dai repubblicani, come il nuovo senatore dell’Ohio Bernie Moreno che ha sconfitto uno dei più grandi critici delle cripto, ovvero l’ex senatore Sherrod Brown”, spiega Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. Il neo presidente ha infatti annunciato pubblicamente di voler trasformare gli Stati Uniti nella capitale del mondo delle cripto. “La comunità delle valute digitali è molto fiduciosa che il duo Trump-Musk possa portare avanti riforme e cambiamenti significativi nel settore”, chiarisce l’esperto. L’attesa è infatti per una regolamentazione più semplice e chiara, per un maggiore supporto finanziario a livello federale alla ricerca per innovare ulteriormente le blockchain, per una riduzione delle tasse sui capital gains sulle transazioni in criptovalute e per l’introduzione di agevolazioni fiscali per gli imprenditori nel comparto delle blockchain. “Una vera e propria rivoluzione digitale made in USA”, osserva Diodovich.