Fonte Fidelity

Lunedì 27 gennaio, sui mercati azionari internazionali ha visto il pesante calo del listino tecnologico americano NASDAQ, che ha chiuso le contrattazioni perdendo più del 3%. A spingere in ribasso l'indice sono stati soprattutto i produttori di semiconduttori, NVIDIA in primis, il cui prezzo è sceso di oltre il 15%.

Quello che ha pesato sul principale produttore di chip al mondo per le applicazioni di IA è stato il rilascio da parte di 
DeepSeek, una startup cinese, di modelli di intelligenza artificiale che non solo offrono prestazioni pressoché comparabili ai modelli ChatGPT di OpenAI, ma che risulterebbero anche relativamente più convenienti.

Si tratta di una situazione ancora in divenire che monitoreremo con attenzione, ma che sembra confermare la nostra tesi secondo cui la valutazione di molti produttori di semiconduttori utilizzati nell’IA risulti ormai eccessivamente elevata, e che la gamma di opportunità legate all’IA generativa vada oltre la produzione di semiconduttori, come approfondito nei materiali allegati di 
Hyun Ho Sohn, gestore di portafoglio del FF Global Technology Fund


Commento su DeepSeek HYUNHO SOHN


La startup cinese DeepSeek ha sviluppato modelli di intelligenza artificiale che non solo offrono prestazioni pressoché comparabili ai modelli ChatGPT di OpenAI, ma che risulterebbero anche relativamente più convenienti. Questo vantaggio di efficienza ha sollevato una serie di domande sui presunti "vincitori" nel settore dell’IA, sulle implicazioni relative agli investimenti dei c.d. hyperscaler e sull'efficacia delle restrizioni del governo americano all’esportazione di alcune tecnologie chiave per impedire il progresso dell'intelligenza artificiale generativa in Cina. 

Si tratta di una situazione in evoluzione, e non è esclusa una certa volatilità sui mercati a breve termine fino a quando non sarà chiaro quanto la tecnologia proposta da DeepSeek sia effettivamente più efficiente. Sebbene le implicazioni debbano essere valutate caso per caso, riteniamo che nel complesso questa situazione generi probabilmente un effetto di riduzione dei prezzi nel settore. 

Ciò è positivo per gli utenti finali e i fornitori di servizi ma potrebbe avere implicazioni negative per il settore dell'hardware. Si tratta di qualcosa di simile a ciò che abbiamo visto durante l'era di internet quando è stata sottovalutata la portata dell'innovazione e il potenziale della tecnologia per le aziende di servizi, ma è stato sovrastimato enormemente il mercato potenziale dell'hardware. 

Come diciamo da tempo, crediamo che molti produttori di semiconduttori utilizzati nell’IA presentino valutazioni troppo elevate e, in un contesto di sentiment sotto pressione e momentum in fase di rallentamento, che le opportunità più interessanti risiedano tra i fornitori di servizi. 

È ancora presto, ma gli sviluppi frenetici relativi all'IA generativa rafforzano il vantaggio competitivo degli operatori che si caratterizzano per prossimità al mercato e una visione integrata dell’intero ecosistema tecnologico, qualcosa che ci è ben riconosciuto data la profondità e la copertura della ricerca proprietaria di Fidelity.